Lo “spartano” I-16 divenne popolare tra i suoi piloti esperti nonostante fosse un velivolo non facile da manovrare

 

IL PRIMO MODERNO CACCIA MONOPLANO AL MONDO

Agli inizi del 1933 una squadra di tecnici, guidata da Nikolai Nikolayevich PoIikarpov, cominciò a lavorare sul progetto di un nuovo caccia presso il TsKB (Ufficio centrale di progettazione) dell’Unione Sovietica. Il velivolo aveva un’ala bassa a sbalzo di costruzione metallica, pattino di coda e carrelli principali retrattili, nonché una fusoliera a sezione circolare per alloggiare il motore radiale M-22 da 358 kw (480 hp). Il primo prototipo, il TsKB-12, fece il suo volo inaugurale nel dicembre dello stesso anno e fu subito collaudato con un nuovo e più potente motore, La fusoliera corta rendeva il caccia estremamente difficile da maneggiare, ma la velocità e il rateo di salita erano dei punti di forza in suo favore, per cui alla fine l’I-16 venne messo in produzione, anche se nel corso di quest’ultima, che sarebbe dovuta terminare nel 1939, continuarono a essere apportati dei miglioramenti al motore e all’armamento.

Polikarpov I-16 Type 10 «Super Mosca», aviazione militare spagnola

IL RILANCIO

A partire dal 1936 l’Aeronautica del governo repubblicano spagnolo ricevette dall’Unione Sovietica 278 I-16, mentre altri 10 vennero costruiti su licenza in Spagna dalla Hispano-Suiza. Dopo la resa delle forze governative altri 30 esemplari del modello vennero consegnati ai nazionalisti del generale Franco. Gli I-16 entrarono in azione anche in Cina durante la Guerra Sino-Giapponese e nella “Guerra d’Inverno” combattuta dall’URSS contro la Finlandia. Anche se era ormai obsoleto quando la Germania invase l’Unione Sovietica nel 1941, l’I-16 costituiva quasi i due terzi dei caccia In servizio nelle forze aeree sovietiche e la sua produzione venne immediatamente riavviata. In tutto ne furono costruiti 7.005 esemplari, inclusi gli addestratori biposto.

Seconda Guerra Mondiale, Polikarpov I-16 esaminato dai tedeschi

VERSIONI PRINCIPALI

I-16 tip-1 (modello iniziale col motore M-22); I-16 tip-4 (motore Wright Cyclone da 530 kw/710 hp): I-16 tip-5 (motore M-25 [Cyclone costruito su licenza] da 522 kw/700 hp); I-16 tip-6 (motore M-25A da 544 kw/730 hp): I-16 tip-10 (motore M-25V da 559 kw/750 hp e quattro, anziché due, mitragliatrici da 7,62 mm); I-16 tip-17 (modello irrobustito strutturalmente) I-16 tip-18 (motore M-62 da 686 kw/920 hp e quattro mitragliatrici); I-16 tip-24 (motore M-63 da 820 kw/1.100 hp): I-16 tìp-28 a tip-30 (versione finale del 1942 con motore M-63 a presa diretta anziché con scatola di riduzione; UTI-2, UTI-3 e UTI-4 (addestratori a doppi comandi).

UTENTI PRINCIPALI

Cina, Finlandia. Romania, Spagna e URSS

PROFILO TECNICO

Primo volo nel dicembre 1933, entrato in servizio agli inizi del 1935

Tipo: caccia monoposto Polikarpov I-16 tip-24

Apparato Propulsivo: un motore radiale Shvetsov M-62 da 820 kw (1.110 hp)

Prestazione: velocità massima 490 km/h a 3.000; tempo di salita a 5.000 m 4 minuti; quota di tangenza pratica 9.470 m; autonomia 600 Km

Pesi: a vuoto 1.475 kg; massimo al decollo 2.060 kg

Dimensioni: apertura alare 8,88 m: lunghezza 6 m; altezza 2,42 m; superficie alare 14,87 mq

Armamento: quattro mitragliatrici fisse anteriori ShKAS da 7,62 mm, e fino a 200 kg di bombe o sei razzi da 82 mm